Dai complimenti ricevuti per “To Rome With Love”, alle numerose domande per sapere com’è stato lavorare con Roberto Benigni. Woody Allen non si tira mai indietro e dalle pagine di “Chi”, settimanale italiano, ha raccontato l’esperienza di questo film: “Benigni è un genio. Brillante, divertente, un creativo puro, tutto istinto. Ha il lato tragico di Chaplin e Buster Keaton, è il vero erede dei giullari che sa unire l'alta cultura e quella bassa. Lavorare con lui è stato un vero privilegio”.
Anche l’artista toscano ha voluto rendere omaggio al regista: “Allen è l'unico artista capace di improvvisare cose meravigliose. Per me è un incrocio tra i fratelli Marx e Ingmar Bergman. Più che adorato. Anelavo un tète-à-tète con Allen da molto tempo, non a caso mi chiamavano il Woody Allen italiano. Peccato che non recitiamo nelle stesse scene. Ma è stata come una promessa per il futuro, come quando ci si dà un bacio e si pensa vediamo se succederà qualcosa”.
Anche l’artista toscano ha voluto rendere omaggio al regista: “Allen è l'unico artista capace di improvvisare cose meravigliose. Per me è un incrocio tra i fratelli Marx e Ingmar Bergman. Più che adorato. Anelavo un tète-à-tète con Allen da molto tempo, non a caso mi chiamavano il Woody Allen italiano. Peccato che non recitiamo nelle stesse scene. Ma è stata come una promessa per il futuro, come quando ci si dà un bacio e si pensa vediamo se succederà qualcosa”.